Il Pinot Nero “Semel Pater” è un vino rosso elegante, delicato e speziato della Val d’Aosta maturato in barrique per circa 15 mesi. Il bouquet è elegante e raffinato, ricco di spezie delicate di pepe e chiodi di garofano unite a nuance di ciliegie e frutti rossi. Il sorso è corposo, lungo e lineare, dotato di tannini carezzevoli e molto delicati.
L’utilizzo del legno durante la fase di invecchiamento di un vino rosso è, per ogni viticoltore che si rispetti, una vera e propria sfida. Bisogna infatti ricercare la formula esatta per esaltare l’uva utilizzata, non snaturandone mai le caratteristiche principali, ma anzi cercando sempre di esaltarle. Esempio perfetto di tale pratica ci viene fornito dal “Semel Pater”, Pinot Nero Elevé en Fut de Chene con cui Giorgio Anselmet realizza un prodotto in cui aromi terziari e primari si fondono alla perfezione, regalandoci una beva equilibrata e vigorosa. La bottiglia ideale per approcciarsi ai vini rossi della Valle d’Aosta.
Azienda vinicola: Anselmet Uve: Riesling Regione: Italia / Valle d'Aosta Stili vinicoli: Bianco Italia Settentrionale Gradazione alcolica: 12.5% Allergeni: Contiene solfiti Note di degustazione: Giallo paglierino intenso e vivo. Profumi spiccati di agrume e sensazioni minerali. L’olfatto in gioventù è riservato, quasi trattenuto, per poi esplodere nell’evoluzione secondo un’abitudine tipica del Riesling. Palato luminoso, pieno di succo, invitante per la vibrante acidità che s’insinua tra le papille: il gusto viene condotto a un vertice di contrasto, conferendogli il sapore di una mineralità esclusiva (pietra focaia, roccia, graniti). Finale lunghissimo.
Zona diProduzione: Collio; Cormòns (GO) Tipo vino: Vino bianco. Sistema di allevamento e densità dell’impianto: Doppio capovolto; 4.000/5.000 piante per ettaro. Tipologia terreno: Marne arenarie di origine eocenica. Esposizione e altimetria: Sud, Sud-Est; 170 m. s.l.m. Età media viti in produzione: 50 anni. Vendemmia: Seconda, terza decade di settembre; manuale. Vinificazione: In acciaio inox a 18-20 °C per 8-12 giorni. Decantazione statica del mosto a 12-14 °C. Fermentazione malolattica parzialmente svolta. Affinamento: Stazionamento in serbatoi d’acciaio fino all’imbottigliamento (aprile).
Zona diProduzione: Cormòns (GO) Tipo vino: Vino bianco. Sistema di allevamento e densità dell’impianto: Doppio capovolto; 4.500 piante per ettaro. Tipologia terreno: Marne arenarie di origine eocenica. Esposizione e altimetria: Sud, Sud-Est; 160 m. s.l.m. Età media viti in produzione: 60 anni. Vendemmia: Terza decade di settembre; manuale. Vinificazione: In acciaio inox a 18-20 °C per 8-12 giorni. Decantazione statica del mosto a 12-14 °C. Fermentazione malolattica svolta. Affinamento: Stazionamento in serbatoi d’acciaio fino all’imbottigliamento (aprile).
Zona diProduzione: Collio; Cormòns (GO) Tipo vino: Vino bianco. Sistema di allevamento e densità dell’impianto: Doppio capovolto e Guyot; 4.000/5.000 piante per ettaro. Tipologia terreno: Marne arenarie di origine eocenica. Esposizione e altimetria: Sud, Sud-Est; 180 m. s.l.m. Età media viti in produzione: 55 anni. Vendemmia: Seconda, terza decade di settembre; manuale. Vinificazione: In acciaio inox e piccole botti di rovere a 18-20 °C per 8-12 giorni. Decantazione statica del mosto a 12-14 °C. Fermentazione malolattica parzialmente svolta. Affinamento: Stazionamento in serbatoi d’acciaio e in piccole botti di rovere fino all’imbottigliamento (maggio).
Zona diProduzione: Collio; Cormòns (GO) Tipo vino: Vino bianco dolce. Sistema di allevamento e densità dell’impianto: Guyot; 5.300 piante per ettaro. Tipologia terreno: Marne arenarie di origine eocenica. Esposizione e altimetria: Sud-Est; 150 m. s.l.m. Età media viti in produzione: 20 anni. Vendemmia: Prima, seconda decade di ottobre; manuale. Appassimento delle uve: Su graticci per 40-50 giorni. Vinificazione: In rovere Allier a 18-20 °C per 18-20 giorni. Fer- mentazione malolattica parzialmente svolta. Affinamento: Stazionamento in serbatoi d’acciaio e in piccole botti di rovere fino all’imbottigliamento (maggio).
I pomodorini gialli del Piennolo DOP crescono nelle aree protette del Parco Nazionale del Vesuvio. Si raccolgono tra luglio ed agosto e si raggruppano in piennoli, grappoli interi sistemati su un filo di canapa legato a cerchio, conservato in luoghi asciutti e ventilati.
Le peculiarità del Pomodorino del Piennolo del Vesuvio sono la elevata consistenza della buccia, la forza di attaccatura al “peduncolo”, l’alta concentrazione di zuccheri, acidi e altri solidi solubili che lo rendono un prodotto a lunga conservazione durante la quale nessuna delle sue qualità organolettiche subisce alterazioni. Tali peculiarità sono profondamente legate ai fattori pedoclimatici tipici dell’area geografica in cui il pomodorino è coltivato dove i suoli, di origine vulcanica, sono costituiti da materiale piroclastico originato dagli eventi eruttivi del complesso vulcanico Somma-Vesuvio.
La morfologia dei suoli, quindi, è quella tipica che si riscontra lungo le pendici del cono vesuviano ed è caratterizzata da tessitura sabbiosa, che rende i terreni molto sciolti e drenati. La Denominazione d’Origine Protetta (D.O.P.) “Pomodorino del Piennolo del Vesuvio” è riservata ai pomodori che rispondono alle condizioni ed ai requisiti stabiliti dal Disciplinare di produzione.