Zona diProduzione: Collio; Cormòns (GO) Tipo vino: Vino bianco. Sistema di allevamento e densità dell’impianto: Doppio capovolto; 4.000/5.000 piante per ettaro. Tipologia terreno: Marne arenarie di origine eocenica. Esposizione e altimetria: Sud, Sud-Est; 170 m. s.l.m. Età media viti in produzione: 50 anni. Vendemmia: Seconda, terza decade di settembre; manuale. Vinificazione: In acciaio inox a 18-20 °C per 8-12 giorni. Decantazione statica del mosto a 12-14 °C. Fermentazione malolattica parzialmente svolta. Affinamento: Stazionamento in serbatoi d’acciaio fino all’imbottigliamento (aprile).
Zona diProduzione: Cormòns (GO) Tipo vino: Vino bianco. Sistema di allevamento e densità dell’impianto: Doppio capovolto; 4.500 piante per ettaro. Tipologia terreno: Marne arenarie di origine eocenica. Esposizione e altimetria: Sud, Sud-Est; 160 m. s.l.m. Età media viti in produzione: 60 anni. Vendemmia: Terza decade di settembre; manuale. Vinificazione: In acciaio inox a 18-20 °C per 8-12 giorni. Decantazione statica del mosto a 12-14 °C. Fermentazione malolattica svolta. Affinamento: Stazionamento in serbatoi d’acciaio fino all’imbottigliamento (aprile).
Zona diProduzione: Collio; Cormòns (GO) Tipo vino: Vino bianco. Sistema di allevamento e densità dell’impianto: Doppio capovolto e Guyot; 4.000/5.000 piante per ettaro. Tipologia terreno: Marne arenarie di origine eocenica. Esposizione e altimetria: Sud, Sud-Est; 180 m. s.l.m. Età media viti in produzione: 55 anni. Vendemmia: Seconda, terza decade di settembre; manuale. Vinificazione: In acciaio inox e piccole botti di rovere a 18-20 °C per 8-12 giorni. Decantazione statica del mosto a 12-14 °C. Fermentazione malolattica parzialmente svolta. Affinamento: Stazionamento in serbatoi d’acciaio e in piccole botti di rovere fino all’imbottigliamento (maggio).
Zona diProduzione: Collio; Cormòns (GO) Tipo vino: Vino bianco dolce. Sistema di allevamento e densità dell’impianto: Guyot; 5.300 piante per ettaro. Tipologia terreno: Marne arenarie di origine eocenica. Esposizione e altimetria: Sud-Est; 150 m. s.l.m. Età media viti in produzione: 20 anni. Vendemmia: Prima, seconda decade di ottobre; manuale. Appassimento delle uve: Su graticci per 40-50 giorni. Vinificazione: In rovere Allier a 18-20 °C per 18-20 giorni. Fer- mentazione malolattica parzialmente svolta. Affinamento: Stazionamento in serbatoi d’acciaio e in piccole botti di rovere fino all’imbottigliamento (maggio).
I pomodorini gialli del Piennolo DOP crescono nelle aree protette del Parco Nazionale del Vesuvio. Si raccolgono tra luglio ed agosto e si raggruppano in piennoli, grappoli interi sistemati su un filo di canapa legato a cerchio, conservato in luoghi asciutti e ventilati.
Le peculiarità del Pomodorino del Piennolo del Vesuvio sono la elevata consistenza della buccia, la forza di attaccatura al “peduncolo”, l’alta concentrazione di zuccheri, acidi e altri solidi solubili che lo rendono un prodotto a lunga conservazione durante la quale nessuna delle sue qualità organolettiche subisce alterazioni. Tali peculiarità sono profondamente legate ai fattori pedoclimatici tipici dell’area geografica in cui il pomodorino è coltivato dove i suoli, di origine vulcanica, sono costituiti da materiale piroclastico originato dagli eventi eruttivi del complesso vulcanico Somma-Vesuvio.
La morfologia dei suoli, quindi, è quella tipica che si riscontra lungo le pendici del cono vesuviano ed è caratterizzata da tessitura sabbiosa, che rende i terreni molto sciolti e drenati. La Denominazione d’Origine Protetta (D.O.P.) “Pomodorino del Piennolo del Vesuvio” è riservata ai pomodori che rispondono alle condizioni ed ai requisiti stabiliti dal Disciplinare di produzione.