Gamma Etna Bianco D.O.C.
    Etna Bianco Doc
    carricante
    Bottiglia 75 cl
    Federico Curtaz

    Gamma Etna Bianco D.O.C.

    Riferimento: 4967
    30,50 €
    Tasse incluse

    Zona di Produzione: Milo
    Tipologia: Vino bianco.
    Tipologia terreno: Rocce e sabbie di origine vulcanica.
    Altitudine: 900 m. s.l.m.
    Età vigneto: Da 60 a 90 anni.
    Sistema di allevamento: Alberello.
    Resa per ha: 60 q.li.
    Vendemmia: Ottobre, novembre.
    Vinificazione e affinamento: In tini d’acciaio.
    Produzione: 6.500 bottiglie da 0,75 lt e 150 magnum.

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    "I vini dell’Etna hanno un tratto di eleganza che li rende universali.
    Hanno un tannino fine, hanno un po’ meno volume di un grande Nebbiolo adulto e un po’ meno seta di
    lampone che ti lascia un Borgogna, hanno tratti dell’uno e dell’altro. Ma poi arriva il suolo lavico, la roccia
    lavica. Hanno la sorte del vini che guardano ad est e l’Etna guarda ad oriente.
    E dall’est arriva il pepe, arrivano le spezie... E non dimentichiamo che qui il vino si fa da molto prima di tutti gli
    altri grandi territori. Nessuno può intaccare questo primato storico. E sento di dire che siamo solo all’inizio."

    "Nel 2007 Federico Curtaz, assieme a Roberto Silva e Silvia Maestrelli da vita
    a Tenuta di Fessina, piccola azienda sull’Etna, sviluppando così una viticoltura
    e un enologia coerenti al grande terroir etneo.
    Nel 2015 lascia Tenuta di Fessina e produce le prime etichette che portano il
    suo nome come viticoltore e che raccontano la grande passione per la Sicilia.
    “La Sicilia è stata l’opportunità di poter interpretare un territorio, attraverso il tessuto
    dell’esperienza che ho elaborato in tutti questi anni di mestiere, una rilettura
    personale di un grande lavoro fatto da molti altri che mi hanno preceduto e che
    hanno indicato una strada.
    Vivo la terra da sempre, e al di la degli strumenti che la ricerca tecnologica
    e scientifica ci danno oggi ho sempre pensato che debba essere la sensibilità
    a guidare il nostro lavoro.
    Ho solo e sempre pensato di essere uno strumento utile a valorizzare la vocazione
    del luogo, prima di tutto, la terra e l’energia, le possibilità che dà la filiera in
    ogni territorio vengono prima di qualsiasi ego personale, siamo gli interpreti di uno
    spartito che è scritto nella terra, nel clima, nella pianta, nell’indole delle persone coinvolte.