I pomodorini gialli del Piennolo DOP crescono nelle aree protette del Parco Nazionale del Vesuvio. Si raccolgono tra luglio ed agosto e si raggruppano in piennoli, grappoli interi sistemati su un filo di canapa legato a cerchio, conservato in luoghi asciutti e ventilati.
Le peculiarità del Pomodorino del Piennolo del Vesuvio sono la elevata consistenza della buccia, la forza di attaccatura al “peduncolo”, l’alta concentrazione di zuccheri, acidi e altri solidi solubili che lo rendono un prodotto a lunga conservazione durante la quale nessuna delle sue qualità organolettiche subisce alterazioni. Tali peculiarità sono profondamente legate ai fattori pedoclimatici tipici dell’area geografica in cui il pomodorino è coltivato dove i suoli, di origine vulcanica, sono costituiti da materiale piroclastico originato dagli eventi eruttivi del complesso vulcanico Somma-Vesuvio.
La morfologia dei suoli, quindi, è quella tipica che si riscontra lungo le pendici del cono vesuviano ed è caratterizzata da tessitura sabbiosa, che rende i terreni molto sciolti e drenati. La Denominazione d’Origine Protetta (D.O.P.) “Pomodorino del Piennolo del Vesuvio” è riservata ai pomodori che rispondono alle condizioni ed ai requisiti stabiliti dal Disciplinare di produzione.
Sito dei vigneti: Vigneto Morei di proprietà dell’Azienda Agricola Foradori situata a Mezzolombardo, nel cuore del Campo Rotaliano Superficie dei vigneti: 2,5 ettari Suolo: terreno alluvionale con prevalenza di ciottoli Fermentazione e affinamento: in tinajas (anfore) sulle bucce per 8 mesi Produzione annua: 12.000 bottiglie
Sito dei vigneti: Vigneto Morei di proprietà dell’Azienda Agricola Foradori situata a Mezzolombardo, nel cuore del Campo Rotaliano Superficie dei vigneti: 2,5 ettari Suolo: terreno alluvionale con prevalenza di ciottoli Fermentazione e affinamento: in tinajas (anfore) sulle bucce per 8 mesi Produzione annua: 12.000 bottiglie
Zona di produzione: Comuni di Mezzolombardo Vignai, Cesura, Regin del Campo Rotaliano, nella Valle d'Adige. Tipologia terreni: Origine alluvionale, con presenza di ghiaia e ciottoli. Il vigneto, interamente biodinamico, è formato da diverse parcelle, di 4 ettari totali. Vinificazione: La fermentazione avviene con lieviti indigeni in grandi tini aperti. Affinamento: In botti per 15 mesi.