I pomodorini gialli del Piennolo DOP crescono nelle aree protette del Parco Nazionale del Vesuvio. Si raccolgono tra luglio ed agosto e si raggruppano in piennoli, grappoli interi sistemati su un filo di canapa legato a cerchio, conservato in luoghi asciutti e ventilati.
Le peculiarità del Pomodorino del Piennolo del Vesuvio sono la elevata consistenza della buccia, la forza di attaccatura al “peduncolo”, l’alta concentrazione di zuccheri, acidi e altri solidi solubili che lo rendono un prodotto a lunga conservazione durante la quale nessuna delle sue qualità organolettiche subisce alterazioni. Tali peculiarità sono profondamente legate ai fattori pedoclimatici tipici dell’area geografica in cui il pomodorino è coltivato dove i suoli, di origine vulcanica, sono costituiti da materiale piroclastico originato dagli eventi eruttivi del complesso vulcanico Somma-Vesuvio.
La morfologia dei suoli, quindi, è quella tipica che si riscontra lungo le pendici del cono vesuviano ed è caratterizzata da tessitura sabbiosa, che rende i terreni molto sciolti e drenati. La Denominazione d’Origine Protetta (D.O.P.) “Pomodorino del Piennolo del Vesuvio” è riservata ai pomodori che rispondono alle condizioni ed ai requisiti stabiliti dal Disciplinare di produzione.
Terreno: Tendenzialmente argilloso-calcareo con notevole presenza di scheletro e minerali.
Altitudine: Circa 400 metri s.l.m.
Vigneti: Allevati a spalliera bassa, con densità di ceppi per ettaro variabile da 4000 a oltre 5000, e con produzione per pianta compresa tra 1 e 2 kg/ceppo.
Affinamento: In acciaio per circa 3 mesi, in bottiglia per circa 2 mesi.
Terreno: Tendenzialmente argilloso-calcareo con notevole presenza di scheletro e minerali.
Altitudine: circa 400 metri s.l.m.
Vigneti: Allevati a controspalliera pugliese con densità di ceppi per ettaro variabile da 4000 a oltre 5000, di età superiore a 15 anni e con produzione per pianta compresa tra 1 e 2 kg/ceppo
Affinamento: Acciaio per circa 2-3 anni, in bottiglia per circa 6 mesi
Terreno: Tendenzialmente argilloso-calcareo con notevole presenza di scheletro e minerali.
Altitudine: circa 400 metri s.l.m.
Vigneti: Allevati a controspalliera pugliese con densità di ceppi per ettaro variabile da 4000 a oltre 5000, di età superiore a 15 anni e con produzione per pianta compresa tra 1 e 2 kg/ceppo
Affinamento: Acciaio per circa 1 anno e piccole botti di rovere francese lievemente tostate per circa 2 mesi, in bottiglia per circa 6 mesi
Vigneti: Allevati a spalliera bassa, con densità di ceppi per ettaro variabile da 4000 a oltre 5000, e con produzione per pianta compresa tra 1 e 2 kg/ceppo.
Affinamento: In acciaio per circa 3 mesi, in bottiglia per circa 2 mesi.
Zona di produzione: Contrada Marzagaglia, Gioia del Colle (BA), Puglia
Terreno: Tendenzialmente argilloso-calcareo con notevole presenza di scheletro e minerali.
Altitudine: circa 400 metri s.l.m.
Vigneti: Allevati a controspalliera pugliese ed alberello con densità di ceppi per ettaro variabile da 4000 a oltre 5000, di età superiore a 10 anni e con produzione per pianta compresa tra 1 e 2 kg/ceppo
Affinamento: Acciaio per circa 2-3 anni e in botti di rovere francese lievemente tostate per circa 8-12 mesi, in bottiglia per circa 6 mesi