Zona di Produzione: Contrade Campore, Lapio (Av) Tipologia: Vino rosso. Sistema allevamento: Spalliera, Guyot. Esposizione: Sud. Composizione terreno: Marne argillose. Resa per ettaro: 80 Periodo vendemmia: Primi di novembre. Vendemmia: Manuale. Fermentazione: Acciaio. Giorni fermentazione: 20. Affinamento: 12 mesi in barrique, 10 mesi in acciaio, 6 mesi in bottiglia. Acidità totale in bottiglia: 6,8 g./l. Estratto secco totale: 29 g./l.
I pomodorini gialli del Piennolo DOP crescono nelle aree protette del Parco Nazionale del Vesuvio. Si raccolgono tra luglio ed agosto e si raggruppano in piennoli, grappoli interi sistemati su un filo di canapa legato a cerchio, conservato in luoghi asciutti e ventilati.
Le peculiarità del Pomodorino del Piennolo del Vesuvio sono la elevata consistenza della buccia, la forza di attaccatura al “peduncolo”, l’alta concentrazione di zuccheri, acidi e altri solidi solubili che lo rendono un prodotto a lunga conservazione durante la quale nessuna delle sue qualità organolettiche subisce alterazioni. Tali peculiarità sono profondamente legate ai fattori pedoclimatici tipici dell’area geografica in cui il pomodorino è coltivato dove i suoli, di origine vulcanica, sono costituiti da materiale piroclastico originato dagli eventi eruttivi del complesso vulcanico Somma-Vesuvio.
La morfologia dei suoli, quindi, è quella tipica che si riscontra lungo le pendici del cono vesuviano ed è caratterizzata da tessitura sabbiosa, che rende i terreni molto sciolti e drenati. La Denominazione d’Origine Protetta (D.O.P.) “Pomodorino del Piennolo del Vesuvio” è riservata ai pomodori che rispondono alle condizioni ed ai requisiti stabiliti dal Disciplinare di produzione.
VITIGNO: Aglianico 100% ZONA DI PRODUZIONE: LAPIO C.DA CAMPORE ANNO DI IMPIANTO: 2007 ESPOSIZIONE: sud-est TIPO SUOLO: marne argillose calcaree SISTEMA DI ALLEVAMENTO: guyot DENSITA' DI IMPIANTO: 3000 ceppi/ha RESA PER ETTARO: 60 ql. EPOCA DI RACCOLTA: prima decade di novembre FERMENTAZIONE ALCOLICA: svolta in vasche di acciaio con macerazione delle bucce per 25 giorni FERMENTAZIONE MALOLATTICA: interamente svolta AFFINAMENTO: 12 mesi in barrique, 12 mesi in botte di Rovere di Slavonia AFFINAMENTO IN BOTTIGLIA: 18 mesi BOTTIGLIE PRODOTTE: circa 3000
La fava autoctona di Carpino è considerata una vera eccellenza gastronomica del Parco del Gargano. L'Azienda Agricola Cannarozzi, situata nella parte settentrionale e non costiera del Promontorio del Gargano, nel comune di Carpino a 147 metri sul livello del mare, produce le fave autoctone di Carpino, coltivate e raccolte come un tempo. In questo territorio, la coltivazione di questo legume trova le condizioni ideali. I metodi culturali, insieme al microclima e alle caratteristiche chimico-fisiche del terreno della piana di Carpino, argillosi e calcarei, ne conferiscono caratteristiche di assoluta inconfondibilità. Questa, infatti, presenta una buccia sottile, molto friabile, con polpa dal gusto ed aroma intenso, con un elevato contenuto di sali minerali, antiossidanti, in particolare dopamina, sostanza che svolge un ruolo importantissimo sul sistema nervoso.
La fava autoctona di Carpino è considerata una vera eccellenza gastronomica del Parco del Gargano. L'Azienda Agricola Cannarozzi, situata nella parte settentrionale e non costiera del Promontorio del Gargano, nel comune di Carpino a 147 metri sul livello del mare, produce le fave autoctone di Carpino, coltivate e raccolte come un tempo. In questo territorio, la coltivazione di questo legume trova le condizioni ideali. I metodi culturali, insieme al microclima e alle caratteristiche chimico-fisiche del terreno della piana di Carpino, argillosi e calcarei, ne conferiscono caratteristiche di assoluta inconfondibilità. Questa, infatti, presenta una buccia sottile, molto friabile, con polpa dal gusto ed aroma intenso, con un elevato contenuto di sali minerali, antiossidanti, in particolare dopamina, sostanza che svolge un ruolo importantissimo sul sistema nervoso.