Zona di Produzione: Vigneti Col San Martino Tipologia: Prosecco Superiore Brut. Tipologia terreno: Marnee giallo-azzurognole accompagnate da arenarie cineree e cerule. Altitudine: 200-400 m. s.l.m. Esposizione: Sud/Sud-Est. Sistema di allevamento: Doppio capovolto. Tecnologia adottata: Vinificazione in bianco, spremitura soffice e fermentazione in purezza a temperatura controllata. Presa di spuma e fermentazione naturale in autoclave per circa 60 giorni a 13 - 14°C.
Zona di Produzione: Vigneti Col San Martino e PIeve di Soligo Tipologia: Prosecco Superiore Extra Dry. Tipologia terreno: Marnee giallo-azzurognole accompagnate da arenarie cineree e cerule. Altitudine: 200-400 m. s.l.m. Esposizione: Sud. Sistema di allevamento: Sylvoz. ecnologia adottata: Vinificazione in bianco, spremitura soffice e fermentazione in purezza a temperatura controllata. Presa di spuma e fermentazione naturale in autoclave per circa 40 giorni a 13° - 14°C.
Zona di Produzione: Zona del Piave Tipologia: Vino Spumante, Gran Cuvée Rosé Brut. Tipologia terreno: Argilloso. Altitudine: 200 m. s.l.m. Esposizione: Sud. Sistema di allevamento: Sylvoz. Tecnologia adottata: Breve macerazione pellicolare, vinificazione in bianco con spremitura soffice e fermentazione in purezza a temperatura controllata. Presa di spuma e fermentazione naturale in autoclave per circa 60 giorni a 13 - 14°C.
Zona di Produzione: Col San Martino Tipologia: Vino Spumante Superiore Extra Dr Millesimato. Tipologia terreno: Argilloso. Altitudine: 230 m. s.l.m. Esposizione: Sud. Sistema di allevamento: Doppio capovolto. Provenienza vigneto: Farra di Soligo. Tecnologia adottata: Macerazione pellicolare, spremitura soffice. Il mosto ottenuto viene posto direttamente in autoclave per circa 50 giorni; staziona successivamente sui propri lieviti per altri 120 giorni.
Zona di Produzione: Col San Martino Tipologia: Prosecco Superiore Dry Millesimato. Tipologia terreno: Argilloso. Altitudine: 300 m. s.l.m. Esposizione: Sud. Sistema di allevamento: Doppio capovolto. Tecnologia adottata: Vinificazione in bianco, spremitura soffice e fermentazione in purezza a temperatura controllata. Presa di spuma e fermentazione naturale in autoclave per circa 60 giorni a 13 - 14°C.
Zona di Produzione: Col San Martino Tipologia: Prosecco Superiore Brut. Tipologia terreno: Argilloso. Altitudine: 230 m. s.l.m. Esposizione: Sud. Sistema di allevamento: Doppio capovolto. Provenienza vigneto: Farra di Soligo. Tecnologia adottata: Macerazione pellicolare, spremitura soffice. Il mosto ottenuto viene posto direttamente in autoclave per circa 50 giorni; staziona successivamente sui propri lieviti per altri 120 giorni.
I pomodorini gialli del Piennolo DOP crescono nelle aree protette del Parco Nazionale del Vesuvio. Si raccolgono tra luglio ed agosto e si raggruppano in piennoli, grappoli interi sistemati su un filo di canapa legato a cerchio, conservato in luoghi asciutti e ventilati.
Le peculiarità del Pomodorino del Piennolo del Vesuvio sono la elevata consistenza della buccia, la forza di attaccatura al “peduncolo”, l’alta concentrazione di zuccheri, acidi e altri solidi solubili che lo rendono un prodotto a lunga conservazione durante la quale nessuna delle sue qualità organolettiche subisce alterazioni. Tali peculiarità sono profondamente legate ai fattori pedoclimatici tipici dell’area geografica in cui il pomodorino è coltivato dove i suoli, di origine vulcanica, sono costituiti da materiale piroclastico originato dagli eventi eruttivi del complesso vulcanico Somma-Vesuvio.
La morfologia dei suoli, quindi, è quella tipica che si riscontra lungo le pendici del cono vesuviano ed è caratterizzata da tessitura sabbiosa, che rende i terreni molto sciolti e drenati. La Denominazione d’Origine Protetta (D.O.P.) “Pomodorino del Piennolo del Vesuvio” è riservata ai pomodori che rispondono alle condizioni ed ai requisiti stabiliti dal Disciplinare di produzione.
Zona di Produzione: Vigneti di Col San Martino Tipologia: Prosecco Superiore Brut Millesimato. Tipologia terreno: Marnee giallo-azzurognole accompagnate da arenarie cineree e cerule. Altitudine: 200-400 m. s.l.m. Esposizione: Sud/Sud-Est. Sistema di allevamento: Doppio capovolto. Tecnologia adottata: Macerazione pellicolare, spremitura soffice e fermentazione in purezza a temperatura controllata; presa di spuma e fermentazione naturale in autoclave per circa 60 giorni a 12°C. Successivamente rimane sui propri lieviti per ulteriori 120 giorni circa.
Le nostre cipolle borettane, un classico della tradizione gastronomica italiana, hanno un gusto gradevolmente intenso; le conserviamo in agrodolce, senza aggiunta di olio.
Selezioniamo solo le migliori cime di rapa, che tagliamo manualmente e con delicatezza, per poi metterle in vaso in olio d’oliva, con qualche sottile spicchio di cipolla e un poco di peperoncino. Una ricetta originale, un prodotto unico che racchiude la freschezza e il sapore degli ortaggi appena raccolti.
Le Fette di Melanzane, hanno la caratteristica di essere raccolti e messi in vaso nel tempo di una giornata. La lavorazione è per lo più manuale. Nel caso dei Filetti di Melanzana, gusto e profumo sono enfatizzati dalle foglie di menta presenti nel vasetto. Le Fette di Melanzane sono tagliate a misura di vasetto e profumate con menta e un solo spicchio d’aglio, posizionato in cima per essere eliminato facilmente. Pezzetti di peperoncino conferiscono colore e sapore. A caratterizzare il prodotto è la disposizione delle fette, sovrapposte in modo ordinato.
Nella Giardiniera della Nonna si trovano sedano, cavolfiore, pomodoro verde, peperone rosso, verde e giallo, finocchi, carote e cipolle tagliati manualmente. In questo prodotto la scelta di escludere la lavorazione meccanica è determinata dalla volontà di preservare il succo e il sapore delle verdure. Il misto “cubettato” di ortaggi viene prima acidificato e poi messo in vaso. La Giardiniera della Nonna è sott’olio d’oliva, la Giardiniera la Leggera è in agrodolce.