I pomodorini gialli del Piennolo DOP crescono nelle aree protette del Parco Nazionale del Vesuvio. Si raccolgono tra luglio ed agosto e si raggruppano in piennoli, grappoli interi sistemati su un filo di canapa legato a cerchio, conservato in luoghi asciutti e ventilati.
Le peculiarità del Pomodorino del Piennolo del Vesuvio sono la elevata consistenza della buccia, la forza di attaccatura al “peduncolo”, l’alta concentrazione di zuccheri, acidi e altri solidi solubili che lo rendono un prodotto a lunga conservazione durante la quale nessuna delle sue qualità organolettiche subisce alterazioni. Tali peculiarità sono profondamente legate ai fattori pedoclimatici tipici dell’area geografica in cui il pomodorino è coltivato dove i suoli, di origine vulcanica, sono costituiti da materiale piroclastico originato dagli eventi eruttivi del complesso vulcanico Somma-Vesuvio.
La morfologia dei suoli, quindi, è quella tipica che si riscontra lungo le pendici del cono vesuviano ed è caratterizzata da tessitura sabbiosa, che rende i terreni molto sciolti e drenati. La Denominazione d’Origine Protetta (D.O.P.) “Pomodorino del Piennolo del Vesuvio” è riservata ai pomodori che rispondono alle condizioni ed ai requisiti stabiliti dal Disciplinare di produzione.
Zona di Produzione: Santo Stefano Belbo/Calosso Tipo vino: Spumante Metodo Classico. Tipologia Terreno: Marnosi e calcarei. Sistema allevamento: Guyot. Altitudine: 250-550 m. s.l.m. Vendemmia: Ultima decade di agosto. Vinificazione: Dopo la fermentazione di entrambe le tipologie di uva, il vino affina in legni usati per 6 mesi circa, con batonnage settimanale, non filtrato e non chiarificato. Maturazione: 24 mesi sur lies in bottiglia.
Zona di Produzione: Santo Stefano Belbo/Calosso Tipo vino: Spumante Metodo Classico. Tipologia Terreno: Marnosi e calcarei. Sistema allevamento: Guyot. Altitudine: 250-550 m. s.l.m. Vendemmia: Ultima decade di agosto. Vinificazione: Dopo la fermentazione di entrambe le tipologie di uva, il vino affina in legni usati per 5 mesi circa, con batonnage settimanale, non filtrato e non chiarificato. Maturazione: 24 mesi sur lies in bottiglia.
Zona di Produzione: Santo Stefano Belbo/Calosso Tipo vino: Spumante Metodo Classico. Tipologia Terreno: Marnosi e calcarei. Sistema allevamento: Guyot. Altitudine: 250-550 m. s.l.m. Vendemmia: Ultima decade di agosto. Vinificazione: Dopo la fermentazione di entrambe le tipologie di uva, il vino affina in legni usati per 6 mesi circa, con batonnage settimanale, non filtrato e non chiarificato. Maturazione: 24 mesi sur lies in bottiglia.
Zona di Produzione: Cassano Belbo Tipo vino: Spumante Metodo Classico. Tipologia Terreno: Terra bianca, marnoso calcarea. Sistema allevamento: Guyot. Altitudine: 480-520 m. s.l.m. Vendemmia: Ultima decade di agosto. Vinificazione: Fermentazione ed affinamento dello chardonnay in botte grande. Rimessa in sospensione delle fecce (bâtonnage), non filtrato e non chiarificato. Maturazione: 32-36 mesi sur lies.
Zona di Produzione: Santo Stefano Belbo/Calosso Tipo vino: Spumante Metodo Classico. Tipologia Terreno: Marnosi e calcarei. Sistema allevamento: Guyot. Altitudine: 250-550 m. s.l.m. Resa per ettaro: 70 q.li. Vendemmia: Ultima decade di agosto. Vinificazione: Dopo la fermentazione di entrambe le tipologie di uva, il vino affina in legni usati per mesi circa, con batonnage settimanale, non filtrato e non chiarificato. Maturazione: 40 mesi sur lies in bottiglia.
Zona di Produzione: Santo Stefano Belbo/Calosso Tipo vino: Spumante Metodo Classico senza aggiunta di solforosa. Tipologia Terreno: Marnosi e calcarei. Sistema allevamento: Guyot. Altitudine: 300-360 m. s.l.m. Vendemmia: Prima settimana di settembre Vinificazione: Dopo la fermentazione di entrambe le tipologie di uva, il vino affina, senza aver mai avuto aggiunta di anidride solforosa, in legni usati per 7 mesi circa, con bâtonnage settimanale, non filtrato e non chiarificato. Maturazione: 24 mesi sur lies in bottiglia. Al dégorgement non è stata aggiunta anidride solforosa.
Zona di Produzione: Cossano Belbo Tipo vino: Vino rosso. Tipologia Terreno: Marnosi e calcarei. Sistema allevamento: Guyot. Vendemmia: Ultima settimana di agosto/prima settimana di settembre. Vinificazione: Dopo la diraspatura e una parziale pigiatura, macerazione prefermentativa a freddo per 5 giorni. La fermentazione alcolica e la macerazione, con una parte di raspi, avviene in acciaio per 12-15 giorni a temperatura controllata (26° C ca.). Svinatura e fermentazione malolattica in legno. Affinamento: 12 mesi in barriques da 228 litri di rovere francese e 18 mesi in bottiglia.
Le nostre cipolle borettane, un classico della tradizione gastronomica italiana, hanno un gusto gradevolmente intenso; le conserviamo in agrodolce, senza aggiunta di olio.
Selezioniamo solo le migliori cime di rapa, che tagliamo manualmente e con delicatezza, per poi metterle in vaso in olio d’oliva, con qualche sottile spicchio di cipolla e un poco di peperoncino. Una ricetta originale, un prodotto unico che racchiude la freschezza e il sapore degli ortaggi appena raccolti.
Le Fette di Melanzane, hanno la caratteristica di essere raccolti e messi in vaso nel tempo di una giornata. La lavorazione è per lo più manuale. Nel caso dei Filetti di Melanzana, gusto e profumo sono enfatizzati dalle foglie di menta presenti nel vasetto. Le Fette di Melanzane sono tagliate a misura di vasetto e profumate con menta e un solo spicchio d’aglio, posizionato in cima per essere eliminato facilmente. Pezzetti di peperoncino conferiscono colore e sapore. A caratterizzare il prodotto è la disposizione delle fette, sovrapposte in modo ordinato.
Nella Giardiniera della Nonna si trovano sedano, cavolfiore, pomodoro verde, peperone rosso, verde e giallo, finocchi, carote e cipolle tagliati manualmente. In questo prodotto la scelta di escludere la lavorazione meccanica è determinata dalla volontà di preservare il succo e il sapore delle verdure. Il misto “cubettato” di ortaggi viene prima acidificato e poi messo in vaso. La Giardiniera della Nonna è sott’olio d’oliva, la Giardiniera la Leggera è in agrodolce.