I pomodorini gialli del Piennolo DOP crescono nelle aree protette del Parco Nazionale del Vesuvio. Si raccolgono tra luglio ed agosto e si raggruppano in piennoli, grappoli interi sistemati su un filo di canapa legato a cerchio, conservato in luoghi asciutti e ventilati.
Le peculiarità del Pomodorino del Piennolo del Vesuvio sono la elevata consistenza della buccia, la forza di attaccatura al “peduncolo”, l’alta concentrazione di zuccheri, acidi e altri solidi solubili che lo rendono un prodotto a lunga conservazione durante la quale nessuna delle sue qualità organolettiche subisce alterazioni. Tali peculiarità sono profondamente legate ai fattori pedoclimatici tipici dell’area geografica in cui il pomodorino è coltivato dove i suoli, di origine vulcanica, sono costituiti da materiale piroclastico originato dagli eventi eruttivi del complesso vulcanico Somma-Vesuvio.
La morfologia dei suoli, quindi, è quella tipica che si riscontra lungo le pendici del cono vesuviano ed è caratterizzata da tessitura sabbiosa, che rende i terreni molto sciolti e drenati. La Denominazione d’Origine Protetta (D.O.P.) “Pomodorino del Piennolo del Vesuvio” è riservata ai pomodori che rispondono alle condizioni ed ai requisiti stabiliti dal Disciplinare di produzione.
Zona di provenienza: Terlano. Resa: 52 hl/ha. Esposizione: Sud - Sud/Ovest. Pendenza: 5 - 70 %. Altitudine: 450- 650 m. s. l. m. Vendemmia: Selezione delle uve manuali. Vinificazione: Pigiatura delicata a grappolo intero e sfecciatura per sedimentazione naturale. Fermentazione lenta a temperatura controllata in botti di rovere grandi (70 & 30 hl). Fermentazione malolattica e affinamento per 12 mesi sui lieviti fini nelle botti di legno tradizionali.
Zona di produzione: Terlano. Resa: 56 hl/ha Esposizione: Sud - Sud/Ovest Pendenza: 5 - 70 % Altitudine: 280 - 580 m. s.l.m. Vendemmia: Manuale. Vinificazione: Pigiatura delicata e sfecciatura per sedimentazione naturale. Fermentazione lenta a temperatura controllata in cisterne d’acciaio inox. Affinamento: 7-8 mesi sui lieviti fini in parte in fusti d’acciaio inox (80%) e in parte in botti di legno grandi (20%).
Zona di produzione: Alto Adige. Resa: 42 hl/ha. Orientazione: Sud - Ovest. Pendenza: 0 - 5 %. Altitudine: 250 - 270 m. s. l. m. Vendemmia: Selezione delle uve manuali. Vinificazione: Diraspatura dei grappoli e successiva fermentazione lenta in cisterne di acciaio inox a temperatura controllata e con movimentazione delicata del mosto. Fermentazione malolattica e affinamento per 18 mesi in barrique. Per l’affinamento in barrique si utilizzano per un terzo botti nuove. Assemblaggio tre mesi prima di imbottigliare.
Zona di produzione: Terlano. Esposizione: Sud - Sud/Ovest. Altitudine: Dai 300 ai 600 m. s. l. m. Vendemmia: Selezione delle uve manuale. Vinificazione: Pigiatura delicata a grappolo intero e sfecciatura per sedimentazione naturale. Fermentazione lenta a temperatura controllata in botti di legno grandi (30 hl). Fermentazione malolattica parziale (solo per le uve Pinot bianco e Chardonnay), e affinamento per 12 mesi sui lieviti fini in botti di legno grandi . Assemblaggio tre mesi prima di imbottigliare.