Zona di Produzione: Montepulciano Tipologia: Vino rosso. Tipologia terreno: Medio impasto con una forte presenza di argille, sabbie e argille-sabbiose poco cementate, con intercalazioni lenticolari di ciottoli e con presenza di fossili del periodo terziario del Pliocene medio-inferiore. Altitudine: 300 m. s.l.m. Sistema di allevamento: Cordone speronato. Resa: 50 q.li/ha. Vinificazione e Invecchiamento: Fermentazione alcolica a temperature controllate. Fermentazione malolattica in barriques a cui fanno seguito un periodo di 12 mesi in barriques di rovere francese e ulteriori 6 mesi di affinamento in bottiglia.
Zona di Produzione: Montepulciano Tipologia: Vino rosso. Tipologia terreno: Medio impasto con una forte presenza di argille, sabbie e argille-sabbiose poco cementate, con intercalazioni lenticolari di ciottoli e con presenza di fossili del periodo terziario del Pliocene medio-inferiore. Altitudine: 300-350 m. s.l.m. Sistema di allevamento: Cordone speronato e Guyot. Resa: 70 q.li/ha. Fermentazione: Alcolica a temperature controllate. Fermentazione malolattica in serbatoi di acciaio termoriscaldati. Affinamento: Primi 6 mesi in barriques di rovere francese e successivi 12 mesi in botti di rovere di Slavonia da 50 hl. 6 mesi di affinamento in bottiglia.
Zona di Produzione: Montepulciano Tipologia: Vino rosso. Altitudine: 300-350 m. s.l.m. Sistema di allevamento: Cordone speronato. Resa: 50 q.li/ha. Vinificazione: In serbatoi di acciaio a temperatura controllata tra i 24 e 28 °C. Macerazione sulle bucce per 20-25 gg. Rimontaggi quotidiani e délestage ad inizio e metà fermentazione. Fermentazione malolattica spontanea in serbatoi di acciaio termocondizionati. Affinamento: Dopo un periodo di affinamento di 15-18 mesi in tonneaux di rovere francese da 500 lt e/o in botte di rovere di Slavonia da 30 Hl il vino viene lasciato ad affinare in bottiglia per un ulteriore periodo di 6-12 mesi.
Zona di Produzione: Montepulciano Tipologia: Vino rosso. Tipologia terreno: Medio impasto con una forte presenza di argille, sabbie e argille-sabbiose poco cementate, con intercalazioni lenticolari di ciottoli e con presenza di fossili del periodo terziario del Pliocene medio-inferiore. Altitudine: 300-350 m. s.l.m. Sistema di allevamento: Cordone speronato. Resa: 80 q.li/ha. Fermentazione: Alcolica a temperature controllate. Fermentazione malolattica in serbatoi di acciaio termoriscaldati. Affinamento: Il 20% della massa matura per 3 mesi in barriques di Allier di secondo passaggio. 3 mesi di affinamento in bottiglia di vetro.
In realtà tutte le cose buone sono nate per sbaglio. Era il 1995 quando, esagerando nella preparazione del nostro nocino, aumentammo la percentuale di alcol, sperando che sarebbe stato pronto prima (dei famosi 6 mesi). In realtà a distanza di molti mesi era ancora troppo alcolico da bere. Con l’aiuto di un caro amico abruzzese si è cercato di correggerlo ed il risultato è stato incredibile, tanto che si è dovuto ripeterlo negli anni successivi. Naturalmente è prodotto per noi e in esclusiva da un liquorificio artigianale abruzzese, rispettando la formula e la materia prima iniziale.
L’artigianalità del prodotto si evince dalla forma del tutto irregolare di ogni singola orecchietta e dalla lenta e naturale essiccazione (più di 24 ore,mentre per la pasta industriale bastano anche 6 ore e non è facile da digerire). La nostra pasta, la medesima utilizzata da Pietro Zito nel suo ristorante, ha un lungo tempo di cottura (circa 18 minuti) a vantaggio della bontà del prodotto, resta sempre al dente, possiede un’ottima tenuta con i sughi e grande capacità di amalgamarsi con tutte le verdure. Dopo averle mangiate capirete il perché abbiamo scelto e selezionato e continuiamo a servire questo grande prodotto.
Sono prodotte per noi da un piccolissimo laboratorio. L’artigianalità di queste orecchiette si evince dalla forma del tutto irregolare di ogni singolo pezzo di pasta e dalla lenta e naturale essiccazione (più di 24 ore, mentre per una pasta industriale possono bastare anche 6 ore ma digerirla non è facile). La nostra pasta, la medesima utilizzata da Pietro Zito nel suo ristorante, ha un lungo tempo di cottura (circa 18 minuti) a vantaggio della bontà del prodotto, resta sempre al dente, possiede un’ottima tenuta con i sughi e grande capacità di amalgamarsi con tutte le verdure. Dopo averle mangiate capirete il perché abbiamo scelto e selezionato e continuiamo a servire questo grande prodotto.
La forma irregolare del tarallo è la prima evidenza dell’artigianalità del prodotto per cui realmente ognuno di essi viene legato uno per uno a mano. Il segreto della sua bontà, invece, risiede nel suo ingrediente principe, l’olio extravergine di oliva coratina. Grazie ad esso il tarallo assume una colorazione dorata dovuta al punto fumo classico dell’olio extravergine di oliva (la colorazione bianca del tarallo, al contrario, evidenzia con certezza la presenza di altri tipi di olio, non extravergine). I nostri taralli sono impastati solo con olio extravergine (quasi 300gr. per kg.di farina) e vino bianco senza alcuna aggiunta di acqua. La maggiore quantità di olio lo rende in assoluto più buono, ma sua lavorazione diventa più difficile. La bollitura del prodotto (scaldatelli) avviene ancora come si faceva una volta, ovvero attraverso l’uso di un bollitore tradizionale.