In Italia la pesca con le tonnare volanti è la più produttiva del panorama mondiale. Infatti la sola provincia di Salerno detiene il primato della pesca del più pregiato tra i tonni, il Tonno Rosso (blue fin tuna in inglese) Tra Salerno e Cetara è concentrata la maggior parte della flotta di tonnare volanti più importanti d’Europa.
Il tonno bianco viene pescato nel Mediterraneo, ha carni più bianche (rosate) rispetto al tonno rosso. La sua colorazione bluastra sul dorso e bianca sul ventre e ha due pinne laterali più lunghe da cui prende il nome.
A Cetara, la pesca delle alici risulta, nel corso dei secoli, l’attività più diffusa fra i suoi abitanti. I cetaresi, pescatori esperti, si tramandano di generazione in generazione un tradizionale metodo di salatura delle alici e conservazione sott’olio.
A Cetara, la pesca delle alici risulta, nel corso dei secoli, l’attività più diffusa fra i suoi abitanti. I cetaresi, pescatori esperti, si tramandano di generazione in generazione un tradizionale metodo di salatura delle alici e conservate in olio. Nello specifico le alici vengono messe in olio extravergine d’oliva Torretta.
La pesca delle Alici a Cetara, secondo la tradizione inizia a fine marzo, le alici appena pescate vengono “scapezzate” (tolta la testa e le interiora) e disposte all’interno del Terzigno a strati, testa e coda ogni strato di Alici è ricoperto di sale. Si prosegue con questa tecnica fino a ricoprire il terzino, alla fine si chiude questo contenitore con un coperchio di legno (compagno) pressato da una pietra. Alla fine del processo di maturazione all’incirca10 mesi si fa un foro sotto il Terzigno da dove, goccia a goccia cola il prezioso estratto di Alici.
In realtà tutte le cose buone sono nate per sbaglio. Era il 1995 quando, esagerando nella preparazione del nostro nocino, aumentammo la percentuale di alcol, sperando che sarebbe stato pronto prima (dei famosi 6 mesi). In realtà a distanza di molti mesi era ancora troppo alcolico da bere. Con l’aiuto di un caro amico abruzzese si è cercato di correggerlo ed il risultato è stato incredibile, tanto che si è dovuto ripeterlo negli anni successivi. Naturalmente è prodotto per noi e in esclusiva da un liquorificio artigianale abruzzese, rispettando la formula e la materia prima iniziale.
L’artigianalità del prodotto si evince dalla forma del tutto irregolare di ogni singola orecchietta e dalla lenta e naturale essiccazione (più di 24 ore,mentre per la pasta industriale bastano anche 6 ore e non è facile da digerire). La nostra pasta, la medesima utilizzata da Pietro Zito nel suo ristorante, ha un lungo tempo di cottura (circa 18 minuti) a vantaggio della bontà del prodotto, resta sempre al dente, possiede un’ottima tenuta con i sughi e grande capacità di amalgamarsi con tutte le verdure. Dopo averle mangiate capirete il perché abbiamo scelto e selezionato e continuiamo a servire questo grande prodotto.
Sono prodotte per noi da un piccolissimo laboratorio. L’artigianalità di queste orecchiette si evince dalla forma del tutto irregolare di ogni singolo pezzo di pasta e dalla lenta e naturale essiccazione (più di 24 ore, mentre per una pasta industriale possono bastare anche 6 ore ma digerirla non è facile). La nostra pasta, la medesima utilizzata da Pietro Zito nel suo ristorante, ha un lungo tempo di cottura (circa 18 minuti) a vantaggio della bontà del prodotto, resta sempre al dente, possiede un’ottima tenuta con i sughi e grande capacità di amalgamarsi con tutte le verdure. Dopo averle mangiate capirete il perché abbiamo scelto e selezionato e continuiamo a servire questo grande prodotto.
La forma irregolare del tarallo è la prima evidenza dell’artigianalità del prodotto per cui realmente ognuno di essi viene legato uno per uno a mano. Il segreto della sua bontà, invece, risiede nel suo ingrediente principe, l’olio extravergine di oliva coratina. Grazie ad esso il tarallo assume una colorazione dorata dovuta al punto fumo classico dell’olio extravergine di oliva (la colorazione bianca del tarallo, al contrario, evidenzia con certezza la presenza di altri tipi di olio, non extravergine). I nostri taralli sono impastati solo con olio extravergine (quasi 300gr. per kg.di farina) e vino bianco senza alcuna aggiunta di acqua. La maggiore quantità di olio lo rende in assoluto più buono, ma sua lavorazione diventa più difficile. La bollitura del prodotto (scaldatelli) avviene ancora come si faceva una volta, ovvero attraverso l’uso di un bollitore tradizionale.