Zona di Produzione: Locorotondo, Martina Franca, Massafra, Gravina di Puglia Vitigno: Fiano Minutolo - Falanghina - Greco Gradazione: 12° Temperatura di servizio: 10 °C Tipo vino: Vino bianco. Vinificazione: La fermentazione avviene a bassa temperatura, circa 7 gradi per due settimane, per preservare tutti i profumi di frutta fresca. Maturazione: Riposa 3 mesi in vasche di acciaio e 3 mesi in bottiglia.
Zona di Produzione: Gioia del Colle, Castellaneta, Gravina in Puglia, Laterza Vitigno: Primitivo - Aleatico Gradazione: 13° Temperatura di servizio: 10/12 °C Tipo vino: Vino rosato. Vinificazione: Il contatto del mosto con le bucce avviene per pochi minuti, poi il vino viene tenuto a 6 gradi durante tutta la fermentazione per preservare il profumo di frutta fresca. Maturazione: Riposa per 3 mesi in vasche di acciaio e minimo 3 mesi in bottiglia.
Zona di Produzione: Singolo vigneto in Salento Vitigno: Negroamaro Gradazione: 13° Temperatura di servizio: 15/16 °C Tipo vino: Vino rosso. Sistema allevamento: Spalliera non irrigata. Vendemmia: Ottobre. Vinificazione: L’uva viene pigiata e raffreddata. La fermentazione procede per circa 2 settimane a 16°C. Maturazione: Riposa per 6 mesi in vasche di acciaio e minimo 6 mesi in bottiglia.
Zona di Produzione: Torricella, Manduria, Sava, Lizzano e San Marzano Vitigno: Primitivo Gradazione: 14,5° Temperatura di servizio: 15/16 °C Tipo vino: Vino rosso. Sistema allevamento: Spalliera non irrigata. Vendemmia: Settembre. Vinificazione: L’uva viene pigiata e raffreddata. La fermentazione, tenuta bassa, procede per diverse settimane. Maturazione: Riposa per tutto l’inverno in vasche di cemento (nessun affinamento in legno) poi 6 mesi in bottiglia.
Zona di Produzione: Sud di Taranto Gradazione: 15° Temperatura di servizio: 17/18 °C Tipo vino: Vino rosso. Vendemmia: A mano. Vinificazione: L’uva viene pigiata e lasciata fermentare con i propri lieviti indigeni. Poi il mosto viene raffreddato e continua la sua fermentazione per altre due settimane. Maturazione: Riposa in vasche di cemento per 12 mesi (nessun affinamento in legno) e 6 mesi in bottiglia.
Zona di Produzione: Torricella, Manduria, Sava, Lizzano e Pulsano. Gradazione: 14,5° Temperatura di servizio: 15/16 °C Tipo vino: Vino rosso. Vendemmia: Tardiva. Vinificazione: Appassimento in fruttaio. Successivamente fermentazione a bassa temperatura. Maturazione: Riposa in vasche di cemento per 6 mesi (nessun affinamento in legno) e ulteriore affinamento in bottiglia per sei mesi.
Zona di Produzione: Brindisi, San Vito dei Normanni Gradazione: 14° Temperatura di servizio: 15/16 °C Tipo vino: Vino rosso. Vinificazione: L’uva matura arriva in cantina e viene pigiata e raffreddata. La fermentazione, circa 16°C, procede per diverse settimane. Maturazione: Riposa in vasche di cemento per 6 mesi, poi affinamento in bottiglia per 6 mesi.
In realtà tutte le cose buone sono nate per sbaglio. Era il 1995 quando, esagerando nella preparazione del nostro nocino, aumentammo la percentuale di alcol, sperando che sarebbe stato pronto prima (dei famosi 6 mesi). In realtà a distanza di molti mesi era ancora troppo alcolico da bere. Con l’aiuto di un caro amico abruzzese si è cercato di correggerlo ed il risultato è stato incredibile, tanto che si è dovuto ripeterlo negli anni successivi. Naturalmente è prodotto per noi e in esclusiva da un liquorificio artigianale abruzzese, rispettando la formula e la materia prima iniziale.
L’artigianalità del prodotto si evince dalla forma del tutto irregolare di ogni singola orecchietta e dalla lenta e naturale essiccazione (più di 24 ore,mentre per la pasta industriale bastano anche 6 ore e non è facile da digerire). La nostra pasta, la medesima utilizzata da Pietro Zito nel suo ristorante, ha un lungo tempo di cottura (circa 18 minuti) a vantaggio della bontà del prodotto, resta sempre al dente, possiede un’ottima tenuta con i sughi e grande capacità di amalgamarsi con tutte le verdure. Dopo averle mangiate capirete il perché abbiamo scelto e selezionato e continuiamo a servire questo grande prodotto.
Sono prodotte per noi da un piccolissimo laboratorio. L’artigianalità di queste orecchiette si evince dalla forma del tutto irregolare di ogni singolo pezzo di pasta e dalla lenta e naturale essiccazione (più di 24 ore, mentre per una pasta industriale possono bastare anche 6 ore ma digerirla non è facile). La nostra pasta, la medesima utilizzata da Pietro Zito nel suo ristorante, ha un lungo tempo di cottura (circa 18 minuti) a vantaggio della bontà del prodotto, resta sempre al dente, possiede un’ottima tenuta con i sughi e grande capacità di amalgamarsi con tutte le verdure. Dopo averle mangiate capirete il perché abbiamo scelto e selezionato e continuiamo a servire questo grande prodotto.
La forma irregolare del tarallo è la prima evidenza dell’artigianalità del prodotto per cui realmente ognuno di essi viene legato uno per uno a mano. Il segreto della sua bontà, invece, risiede nel suo ingrediente principe, l’olio extravergine di oliva coratina. Grazie ad esso il tarallo assume una colorazione dorata dovuta al punto fumo classico dell’olio extravergine di oliva (la colorazione bianca del tarallo, al contrario, evidenzia con certezza la presenza di altri tipi di olio, non extravergine). I nostri taralli sono impastati solo con olio extravergine (quasi 300gr. per kg.di farina) e vino bianco senza alcuna aggiunta di acqua. La maggiore quantità di olio lo rende in assoluto più buono, ma sua lavorazione diventa più difficile. La bollitura del prodotto (scaldatelli) avviene ancora come si faceva una volta, ovvero attraverso l’uso di un bollitore tradizionale.