Zona di Produzione: Spoltore Tipologia: Vino bianco. Esposizione: Sud - Sud/Est. Età Vigneti: 25 anni. Tipologia terreno: Argilloso, fresche e profondo, resistente anche alle siccità. Sistema di allevamento: Tendone e filare. Vendemmia: Manuale. Vinificazione: Pigiatura entro 1 ora, diraspatura totale, macerazione prefermentativa a 10° per 6 ore, sfecciatura per decantazione statica a freddo, fermentazione in acciaio e parzialmente in tonneaux di rovere francese con lieviti autoctoni a 18°. Affinamento: In acciaio inox e parzialmente in tonneaux su fecce fini.
Zona di Produzione: Spoltore Tipologia: Vino rosso. Esposizione: Sud - Sud/Est. Età Vigneti: 24 anni. Tipologia terreno: Argilloso, fresche e profondo, resistente anche alle siccità. Sistema di allevamento: Tendone e filare. Vendemmia: Manuale. Vinificazione: Pigiatura entro 1 ora, diraspatura totale, macerazioni brevi e fermentazione alcolica con lieviti autoctoni a 24°, fermentazione malolattica totale. Affinamento: In acciaio inox e parzialmente in legno.
Zona di Produzione: Acquaviva delle Fonti Tipo vino: Vino bianco. Terreno: Prevalentemente calcareo. Altitudine: 330 m. s.l.m. Esposizione: Nord. Vinificazione: Acciaio. Maturazione: Acciaio 10 mesi. Permanenza sui lieviti: 30 giorni. Affinamento in bottiglia: 3 mesi.
Zona di Produzione: Acquaviva delle Fonti Tipo vino: Vino rosato. Terreno: Prevalentemente calcareo. Altitudine: 330 m. s.l.m. Esposizione: Nord. Vinificazione: Acciaio.
Zona di Produzione: Acquaviva delle Fonti Tipo vino: Vino rosso. Terreno: Prevalentemente calcareo. Altitudine: 330 m. s.l.m. Esposizione: Nord. Vinificazione: Acciaio. Maturazione: Acciaio 10 mesi. Permanenza sui lieviti: 10 giorni. Affinamento in bottiglia: 2 mesi.
Zona di Produzione: Acquaviva delle Fonti Tipo vino: Vino rosso. Terreno: Prevalentemente calcareo. Altitudine: 330 m. s.l.m. Esposizione: Nord. Vinificazione: Acciaio. Maturazione: Acciaio 10 mesi. Permanenza sui lieviti: 10 giorni. Affinamento in bottiglia: 2 mesi.
Zona di Produzione: Acquaviva delle Fonti Terreno: Prevalentemente calcareo. Altitudine: 330 m. s.l.m. Età delle vigne: 70 anni. Esposizione: Sud. Sistema di allevamento: Alberello Pugliese. Ceppi/Ha: 9.000. Resa per ettaro: 40 q.li. Vendemmia: Fine Agosto. Vinificazione: Acciaio. Maturazione: Acciaio 12 mesi, 12-18 mesi in Legno Francese. Permanenza sui lieviti: 30 giorni. Affinamento in bottiglia: 6 mesi.
Zona di Produzione: Acquaviva delle Fonti Tipo vino: Vino rosso. Terreno: Prevalentemente calcareo. Altitudine: 330 m. s.l.m. Esposizione: Sud. Vinificazione: Acciaio. Maturazione: Acciaio 12 mesi, 16 mesi in Legno Slavonia. Permanenza sui lieviti: 60 giorni. Affinamento in bottiglia: 6 mesi.
Zona di Produzione: Acquaviva delle Fonti Tipo vino: Vino rosso. Terreno: Prevalentemente calcareo. Altitudine: 330 m. s.l.m. Età delle vigne: Da 80 a 100 anni. Esposizione: Sud. Sistema di allevamento: Alberello Pugliese. Ceppi/Ha: 9.000. Resa per ettaro: 20 q.li. Vendemmia: Fine Agosto. Vinificazione: Acciaio. Maturazione: Acciaio 12 mesi, 24 Mesi in Botte di Legno Francese. Permanenza sui lieviti: 30 giorni. Affinamento in bottiglia: 12 mesi.
Zona di Produzione: Acquaviva delle Fonti Tipo vino: Vino rosso dolce. Terreno: Prevalentemente calcareo. Altitudine: 330 m. s.l.m. Età delle vigne: 10 anni. Esposizione: Nord. Sistema di allevamento: Cordone Speronato. Ceppi/Ha: 5.500 Resa per ettaro: 80 q.li. Vendemmia: Metà settembre. Vinificazione: Acciaio. Maturazione: Acciaio 12 mesi. Permanenza sui lieviti: 10 giorni. Affinamento in bottiglia: 2 mesi.
Prodotto dolciario tipico della tradizione culinaria di Monte Sant’Angelo (Foggia) - Sito UNESCO del Gargano. L’ostie ripiene sono un ottimo croccante realizzato con pochi e gustosi ingredienti. Per l'ostia, solo farina 00 e acqua. Per il ripieno: Miele Millefiori, limone, mandorle pugliesi, zucchero e cannella. Si narra che questo dolce sia nato casualmente grazie alle monache del Monastero della Trinità di Santa Chiara. Le monache, mentre preparavano l’impasto per le ostie della Comunione, fecero cadere casualmente delle mandorle nell’impasto di miele caldo; per raccoglierle, utilizzarono proprio pezzi di ostie. Le mandorle si attaccarono immediatamente all’ostia, formando un unico composto. Da quel giorno, il dolce si diffuse nei vari monasteri del paese e nei pressi dei limitrofi. Rientrano a pieno titolo nei prodotti a marchio STG (Specialità tradizionale garantita). Una vera bontà!