Zona di Produzione: Notaresco (Te) Tipologia: Vino bianco secco Esposizione: Est Superficie: Selezione su 2 ettari Altitudine: 205-300 m s.l.m. Suolo: Calcareo, argilloso di medio impasto Età media dei vigneti: 12 anni Sistema di allevamento: Filari, potatura cordone speronato Produzione media per ettaro: 90 q.li Vendemmia: Metà settembre Maturazione: Permanenza sui lieviti per 2 mesi Affinamento in bottiglia:1 mese.
Zona di Produzione: Notaresco (Te) Tipologia: Vino rosato Esposizione: Est/Sud-Est Superficie: Selezione su circa 2 ettari Altitudine: 250-300 m. s.l.m. Suolo: Calcareo, argilloso di medio impasto Età media dei vigneti: 30 anni Sistema di allevamento: Pergola abruzzese, filari, potatura cordone speronato Produzione media per ettaro: 80 q.li Vendemmia: Inizio ottobre Maturazione: 3 mesi in vasche di acciaio inox. Affinamento in bottiglia: 1 mese
Zona di Produzione: Notaresco (Te) Tipologia: Vino rosso. Esposizione: Est. Superficie: Selezione su circa 3 ettari. Altitudine: 250-300 m. s.l.m. Suolo: Calcareo, argilloso di medio impasto. Età media dei vigneti: 12 anni. Sistema di allevamento: Filari, potatura cordone speronato. Produzione media per ettaro: 90 q.li. Vendemmia: Inizio ottobre. Maturazione: 3 mesi in vasche di acciaio inox. Affinamento in bottiglia: 1 mese.
Zona di Produzione: Notaresco (Te) Tipologia: Vino rosso. Esposizione: Est/Sud-Est. Superficie: Selezione su circa 6 ettari. Altitudine: 250-300 m. s.l.m. Suolo: Calcareo argilloso di medio impasto. Età media dei vigneti: 35 anni. Sistema di allevamento: Pergola abruzzese Filari, potatura Guyot. Produzione media per ettaro: 70 q.li. Vendemmia: Seconda decade di ottobre. Maturazione: 12 mesi in barriques e tonneaux. Affinamento in bottiglia: 6 mesi.
Prodotto dolciario tipico della tradizione culinaria di Monte Sant’Angelo (Foggia) - Sito UNESCO del Gargano. L’ostie ripiene sono un ottimo croccante realizzato con pochi e gustosi ingredienti. Per l'ostia, solo farina 00 e acqua. Per il ripieno: Miele Millefiori, limone, mandorle pugliesi, zucchero e cannella. Si narra che questo dolce sia nato casualmente grazie alle monache del Monastero della Trinità di Santa Chiara. Le monache, mentre preparavano l’impasto per le ostie della Comunione, fecero cadere casualmente delle mandorle nell’impasto di miele caldo; per raccoglierle, utilizzarono proprio pezzi di ostie. Le mandorle si attaccarono immediatamente all’ostia, formando un unico composto. Da quel giorno, il dolce si diffuse nei vari monasteri del paese e nei pressi dei limitrofi. Rientrano a pieno titolo nei prodotti a marchio STG (Specialità tradizionale garantita). Una vera bontà!