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Tipologia vino: Vino rosso.
Composizione terreno: Roccioso, poco spesso e molto complesso a causa dell'abrasione dei ghiacciai e della formazione delle Alpi. Quarzite, micascisto, paragneiss e fillite.
Altitudine: 500-800 m. s.l.m.
Esposizione: Sud.
Età vigneto: 10 anni.
Sistema di allevamento: Guyot.
Ettari vitati: 1,6.
Vendemmia: Manuale in Settembre.
Vinificazione: Il mosto con le bucce viene fatto fermentare in serbatoi di acciaio a temperatura controllata. Successivamente stappato e posto in barrique di rovere francese per raggiungere la maturazione finale attraverso la micro-ossigenasi, dove si manifestano anche le fini note vanillina nel vino che sono caratteristiche.
Affinamento: 3 mesi in acciaio e 12 mesi in botti di rovere barrique
Tipologia vino: Vino bianco.
Composizione terreno: Roccioso, poco spesso e molto complesso a causa dell'abrasione dei ghiacciai e della formazione delle Alpi. Quarzite, micascisto, paragneiss e fillite.
Altitudine: 500-850 m. s.l.m.
Esposizione: Sud.
Età vigneto: 8 anni.
Sistema di allevamento: Guyot.
Ettari vitati: 1,9 ha
Vendemmia: Manuale. Fine ottobre.
Vinificazione: Le uve vengono diraspate, macerate a freddo per circa 6 ore e quindi pigiate con una leggera pressione. Il mosto è naturalmente chiarificato. Il mosto viene poi fatto fermentare ed espandere a temperatura controllata.
Affinamento: 6 mesi in acciaio.
Prodotto dolciario tipico della tradizione culinaria di Monte Sant’Angelo (Foggia) - Sito UNESCO del Gargano.
L’ostie ripiene sono un ottimo croccante realizzato con pochi e gustosi ingredienti.
Per l'ostia, solo farina 00 e acqua.
Per il ripieno: Miele Millefiori, limone, mandorle pugliesi, zucchero e cannella.
Si narra che questo dolce sia nato casualmente grazie alle monache del Monastero della Trinità di Santa Chiara. Le monache, mentre preparavano l’impasto per le ostie della Comunione, fecero cadere casualmente delle mandorle nell’impasto di miele caldo; per raccoglierle, utilizzarono proprio pezzi di ostie. Le mandorle si attaccarono immediatamente all’ostia, formando un unico composto. Da quel giorno, il dolce si diffuse nei vari monasteri del paese e nei pressi dei limitrofi.
Rientrano a pieno titolo nei prodotti a marchio STG (Specialità tradizionale garantita).
Una vera bontà!