Superficie: 0.8 ettari circa Varietà: 100% Nebbiolo Anno di impianto: 1931 Ceppi per ettaro: 6.000 Esposizione: Sud / Sud-Ovest Altitudine: 320 - 360 m s.l.m. Terreno: calcareo e marnoso con piccole percentuali di sabbia Periodo di vendemmia: ottobre
Superficie: 0.8 ettari circa. Varietà: 100% Nebbiolo. Anno di impianto: 1931. Ceppi per ettaro: 6.000. Esposizione: Sud/Sud-Ovest. Altitudine: 320 - 360 m s.l.m. Terreno: Calcareo e marnoso con piccole percentuali di sabbia. Periodo di vendemmia: Ottobre. Vendemmia: Manuale, in cassette a maturazione avanzata, ma non in surmaturazione. Vinificazione: Diraspatura e pigiata in serbatoi di acciaio verticali, in cui avviene la fermentazione alcolica con macerazione sulle bucce per circa 50/60 giorni, durante i quali si effettuano diversi rimontaggi giornalieri, per favorire l’estrazione di colore e tannino. Dopo la svinatura e la fermentazione malo-lattica, il vino viene introdotto in botti di rovere da 2.000 l per un periodo di affinamento di 36 mesi circa. Al termine di tale periodo, il vino viene imbottigliato e affinato in cantina prima di essere commercializzato.
Varietà: 100% Nebbiolo Anno di impianto: 1995 - 1999 - 2002 - 2012 - 2015 Esposizione: Sud-Est Altitudine: 330 - 400 m s.l.m Terreno: argilloso-calcareo, in parte intervallato da leggere sedimentazioni sabbiose Produzione media annua: Circa 9.500 bottiglie da 0,75 l - 500 magnum da 1,5 l Periodo di vendemmia: ottobre
Prodotto dolciario tipico della tradizione culinaria di Monte Sant’Angelo (Foggia) - Sito UNESCO del Gargano. L’ostie ripiene sono un ottimo croccante realizzato con pochi e gustosi ingredienti. Per l'ostia, solo farina 00 e acqua. Per il ripieno: Miele Millefiori, limone, mandorle pugliesi, zucchero e cannella. Si narra che questo dolce sia nato casualmente grazie alle monache del Monastero della Trinità di Santa Chiara. Le monache, mentre preparavano l’impasto per le ostie della Comunione, fecero cadere casualmente delle mandorle nell’impasto di miele caldo; per raccoglierle, utilizzarono proprio pezzi di ostie. Le mandorle si attaccarono immediatamente all’ostia, formando un unico composto. Da quel giorno, il dolce si diffuse nei vari monasteri del paese e nei pressi dei limitrofi. Rientrano a pieno titolo nei prodotti a marchio STG (Specialità tradizionale garantita). Una vera bontà!