Zona di provenienza: Terlano. Resa: 52 hl/ha. Esposizione: Sud - Sud/Ovest. Pendenza: 5 - 70 %. Altitudine: 450- 650 m. s. l. m. Vendemmia: Selezione delle uve manuali. Vinificazione: Pigiatura delicata a grappolo intero e sfecciatura per sedimentazione naturale. Fermentazione lenta a temperatura controllata in botti di rovere grandi (70 & 30 hl). Fermentazione malolattica e affinamento per 12 mesi sui lieviti fini nelle botti di legno tradizionali.
Zona di produzione: Terlano. Resa: 56 hl/ha Esposizione: Sud - Sud/Ovest Pendenza: 5 - 70 % Altitudine: 280 - 580 m. s.l.m. Vendemmia: Manuale. Vinificazione: Pigiatura delicata e sfecciatura per sedimentazione naturale. Fermentazione lenta a temperatura controllata in cisterne d’acciaio inox. Affinamento: 7-8 mesi sui lieviti fini in parte in fusti d’acciaio inox (80%) e in parte in botti di legno grandi (20%).
Zona di produzione: Alto Adige. Resa: 42 hl/ha. Orientazione: Sud - Ovest. Pendenza: 0 - 5 %. Altitudine: 250 - 270 m. s. l. m. Vendemmia: Selezione delle uve manuali. Vinificazione: Diraspatura dei grappoli e successiva fermentazione lenta in cisterne di acciaio inox a temperatura controllata e con movimentazione delicata del mosto. Fermentazione malolattica e affinamento per 18 mesi in barrique. Per l’affinamento in barrique si utilizzano per un terzo botti nuove. Assemblaggio tre mesi prima di imbottigliare.
Zona di produzione: Terlano. Esposizione: Sud - Sud/Ovest. Altitudine: Dai 300 ai 600 m. s. l. m. Vendemmia: Selezione delle uve manuale. Vinificazione: Pigiatura delicata a grappolo intero e sfecciatura per sedimentazione naturale. Fermentazione lenta a temperatura controllata in botti di legno grandi (30 hl). Fermentazione malolattica parziale (solo per le uve Pinot bianco e Chardonnay), e affinamento per 12 mesi sui lieviti fini in botti di legno grandi . Assemblaggio tre mesi prima di imbottigliare.
Prodotto dolciario tipico della tradizione culinaria di Monte Sant’Angelo (Foggia) - Sito UNESCO del Gargano. L’ostie ripiene sono un ottimo croccante realizzato con pochi e gustosi ingredienti. Per l'ostia, solo farina 00 e acqua. Per il ripieno: Miele Millefiori, limone, mandorle pugliesi, zucchero e cannella. Si narra che questo dolce sia nato casualmente grazie alle monache del Monastero della Trinità di Santa Chiara. Le monache, mentre preparavano l’impasto per le ostie della Comunione, fecero cadere casualmente delle mandorle nell’impasto di miele caldo; per raccoglierle, utilizzarono proprio pezzi di ostie. Le mandorle si attaccarono immediatamente all’ostia, formando un unico composto. Da quel giorno, il dolce si diffuse nei vari monasteri del paese e nei pressi dei limitrofi. Rientrano a pieno titolo nei prodotti a marchio STG (Specialità tradizionale garantita). Una vera bontà!