Dalla sfida con la moglie Luciana nasce una giardiniera come quella della nonna: gli ingredienti della tradizione con aggiunta di sedano e cipolla bianca, addolciti dall’olio extra vergine d’oliva.
Una ricetta versatile, ideale per un aperitivo sfizioso o per ingolosire un antipasto di salumi e formaggi della tradizione. Accompagna egregiamente anche i secondi a base di pesce, come l’orata al forno. Anche per gli amanti delle insalate, può essere quella nota in più che trasformerà il piatto in un’opera del gusto.
Peperoni, finocchi, cavolfiori e carote conditi soltanto con aceto, zucchero, sale e spezie. Senza acido citrico, conservanti e solforosa, la Giardiniera di Morgan conserva intatto tutto il gusto delle verdure appena colte dall’orto.
Versatilissima, la Giardiniera di Morgan si può usare per arricchire insalate specialmente quella di riso, va bene come contorno e viene utilizzata per preparare piatti speciali come il maialino rosato, i gamberi al vapore, i nervetti di vitello e piatti a base di pollo. Sono le ricette in agrodolce della Giardiniera di Morgan, una tradizione di famiglia sempre attuale e ricca di delizie culinarie.
Una melanzana come non si è mai vista, la protagonista di questa nuova ricetta che racchiude in sé il sole della Basilicata. Soda e croccante, è interpretata da Morgan in una ricetta pulita e leggera che contrasta il retrogusto pungente, leggermente amarognolo e agrumato con le tipiche note agrodolci delle sue lavorazioni.
Zona di produzione: Tenuta di Naturno della cantina Falkenstein (zona della Val Venosta). Tipologia terreno: Pietrosi e ripidi. Altitudine: Tra i 600 e i 700 m. s.l.m., in una zona ventilata e ben soleggiata, che garantisce notevoli escursioni termiche tra le temperature del giorno e della notte e un’ottima maturazione delle uve. Vendemmia: Manuale, verso la metà di settembre. Vinificazione: Fermentazione in grandi tini di rovere, con follature manuali e un periodo di macerazione sulle bucce della durata di 3 o 4 settimane. Affinamento: In barrique e tonneau di rovere francese per circa un anno, poi 7 mesi in vasche d’acciaio e completa l’affinamento con un anno in bottiglia prima di lasciare la cantina.