In Italia la pesca con le tonnare volanti è la più produttiva del panorama mondiale. Infatti la sola provincia di Salerno detiene il primato della pesca del più pregiato tra i tonni, il Tonno Rosso (blue fin tuna in inglese) Tra Salerno e Cetara è concentrata la maggior parte della flotta di tonnare volanti più importanti d’Europa.
Il tonno bianco viene pescato nel Mediterraneo, ha carni più bianche (rosate) rispetto al tonno rosso. La sua colorazione bluastra sul dorso e bianca sul ventre e ha due pinne laterali più lunghe da cui prende il nome.
A Cetara, la pesca delle alici risulta, nel corso dei secoli, l’attività più diffusa fra i suoi abitanti. I cetaresi, pescatori esperti, si tramandano di generazione in generazione un tradizionale metodo di salatura delle alici e conservazione sott’olio.
A Cetara, la pesca delle alici risulta, nel corso dei secoli, l’attività più diffusa fra i suoi abitanti. I cetaresi, pescatori esperti, si tramandano di generazione in generazione un tradizionale metodo di salatura delle alici e conservate in olio. Nello specifico le alici vengono messe in olio extravergine d’oliva Torretta.
La pesca delle Alici a Cetara, secondo la tradizione inizia a fine marzo, le alici appena pescate vengono “scapezzate” (tolta la testa e le interiora) e disposte all’interno del Terzigno a strati, testa e coda ogni strato di Alici è ricoperto di sale. Si prosegue con questa tecnica fino a ricoprire il terzino, alla fine si chiude questo contenitore con un coperchio di legno (compagno) pressato da una pietra. Alla fine del processo di maturazione all’incirca10 mesi si fa un foro sotto il Terzigno da dove, goccia a goccia cola il prezioso estratto di Alici.
Dalla sfida con la moglie Luciana nasce una giardiniera come quella della nonna: gli ingredienti della tradizione con aggiunta di sedano e cipolla bianca, addolciti dall’olio extra vergine d’oliva.
Una ricetta versatile, ideale per un aperitivo sfizioso o per ingolosire un antipasto di salumi e formaggi della tradizione. Accompagna egregiamente anche i secondi a base di pesce, come l’orata al forno. Anche per gli amanti delle insalate, può essere quella nota in più che trasformerà il piatto in un’opera del gusto.
Peperoni, finocchi, cavolfiori e carote conditi soltanto con aceto, zucchero, sale e spezie. Senza acido citrico, conservanti e solforosa, la Giardiniera di Morgan conserva intatto tutto il gusto delle verdure appena colte dall’orto.
Versatilissima, la Giardiniera di Morgan si può usare per arricchire insalate specialmente quella di riso, va bene come contorno e viene utilizzata per preparare piatti speciali come il maialino rosato, i gamberi al vapore, i nervetti di vitello e piatti a base di pollo. Sono le ricette in agrodolce della Giardiniera di Morgan, una tradizione di famiglia sempre attuale e ricca di delizie culinarie.
Una melanzana come non si è mai vista, la protagonista di questa nuova ricetta che racchiude in sé il sole della Basilicata. Soda e croccante, è interpretata da Morgan in una ricetta pulita e leggera che contrasta il retrogusto pungente, leggermente amarognolo e agrumato con le tipiche note agrodolci delle sue lavorazioni.