Il Negroamaro (o Negramaro) è uno dei principali vitigni dell'Italia Meridionale esso, storicamente, venne introdotto dai Greci nel sud della Puglia. Un vitigno a bacca nera coltivato quasi esclusivamente in Puglia, in modo particolare nel Salento. Caratteristica propria di questo vitigno è la capacità di conferire al vino un retrogusto leggermente amarognolo ed un sapore asciutto, ma al contempo fruttato, vellutato ed armonico. Il Negroamaro è caratterizzato da grappoli di media grandezza, con acini dall’intenso colore nero-violaceo e ricoperti da abbondante pruina. La loro polpa è dolce e succosa e, in genere, la maturazione è tardiva: la vendemmia, infatti, avviene fra la seconda e la terza decade di settembre. L’uva estremamente versatile, molto utilizzata anche per la vinificazione in rosato.
Zona di Produzione: "Vigneto Caragnuli" - San Pancrazio Salentino (Br)
Tipo vino: Vino rosso.
Esposizione: Nord/Sud.
Superficie vitata: 10 ettari (alberelli di 70 e 80 anni).
Composizione terreno: Calcareo-argilloso.
Tecnologia produttiva: Selezione attenta dei grappoli di negroamaro di vecchia vigna allevata ad alberello. Le uve vengono portate prima a maturazione, poi lasciate appassire su graticci. I processi fisiologici che si determinano nell’acino e la fermentazione del mosto in autunno avanzato, portano ad una evoluzione del tutto diversa rispetto alla vinificazione tradizionale. La temperatura del mosto è rigorosamente disciplinata per tutto il processo di fermentazione lenta e la prima fase dell’affinamento viene realizzata in piccole botti di legno.