Le nostre cipolle borettane, un classico della tradizione gastronomica italiana, hanno un gusto gradevolmente intenso; le conserviamo in agrodolce, senza aggiunta di olio.
Selezioniamo solo le migliori cime di rapa, che tagliamo manualmente e con delicatezza, per poi metterle in vaso in olio d’oliva, con qualche sottile spicchio di cipolla e un poco di peperoncino. Una ricetta originale, un prodotto unico che racchiude la freschezza e il sapore degli ortaggi appena raccolti.
Le Fette di Melanzane, hanno la caratteristica di essere raccolti e messi in vaso nel tempo di una giornata. La lavorazione è per lo più manuale. Nel caso dei Filetti di Melanzana, gusto e profumo sono enfatizzati dalle foglie di menta presenti nel vasetto. Le Fette di Melanzane sono tagliate a misura di vasetto e profumate con menta e un solo spicchio d’aglio, posizionato in cima per essere eliminato facilmente. Pezzetti di peperoncino conferiscono colore e sapore. A caratterizzare il prodotto è la disposizione delle fette, sovrapposte in modo ordinato.
Nella Giardiniera della Nonna si trovano sedano, cavolfiore, pomodoro verde, peperone rosso, verde e giallo, finocchi, carote e cipolle tagliati manualmente. In questo prodotto la scelta di escludere la lavorazione meccanica è determinata dalla volontà di preservare il succo e il sapore delle verdure. Il misto “cubettato” di ortaggi viene prima acidificato e poi messo in vaso. La Giardiniera della Nonna è sott’olio d’oliva, la Giardiniera la Leggera è in agrodolce.
Prodotto dolciario tipico della tradizione culinaria di Monte Sant’Angelo (Foggia) - Sito UNESCO del Gargano. L’ostie ripiene sono un ottimo croccante realizzato con pochi e gustosi ingredienti. Per l'ostia, solo farina 00 e acqua. Per il ripieno: Miele Millefiori, limone, mandorle pugliesi, zucchero e cannella. Si narra che questo dolce sia nato casualmente grazie alle monache del Monastero della Trinità di Santa Chiara. Le monache, mentre preparavano l’impasto per le ostie della Comunione, fecero cadere casualmente delle mandorle nell’impasto di miele caldo; per raccoglierle, utilizzarono proprio pezzi di ostie. Le mandorle si attaccarono immediatamente all’ostia, formando un unico composto. Da quel giorno, il dolce si diffuse nei vari monasteri del paese e nei pressi dei limitrofi. Rientrano a pieno titolo nei prodotti a marchio STG (Specialità tradizionale garantita). Una vera bontà!