Prodotto dolciario tipico della tradizione culinaria di Monte Sant’Angelo (Foggia) - Sito UNESCO del Gargano. L’ostie ripiene sono un ottimo croccante realizzato con pochi e gustosi ingredienti. Per l'ostia, solo farina 00 e acqua. Per il ripieno: Miele Millefiori, limone, mandorle pugliesi, zucchero e cannella. Si narra che questo dolce sia nato casualmente grazie alle monache del Monastero della Trinità di Santa Chiara. Le monache, mentre preparavano l’impasto per le ostie della Comunione, fecero cadere casualmente delle mandorle nell’impasto di miele caldo; per raccoglierle, utilizzarono proprio pezzi di ostie. Le mandorle si attaccarono immediatamente all’ostia, formando un unico composto. Da quel giorno, il dolce si diffuse nei vari monasteri del paese e nei pressi dei limitrofi. Rientrano a pieno titolo nei prodotti a marchio STG (Specialità tradizionale garantita). Una vera bontà!
La fava autoctona di Carpino è considerata una vera eccellenza gastronomica del Parco del Gargano. L'Azienda Agricola Cannarozzi, situata nella parte settentrionale e non costiera del Promontorio del Gargano, nel comune di Carpino a 147 metri sul livello del mare, produce le fave autoctone di Carpino, coltivate e raccolte come un tempo. In questo territorio, la coltivazione di questo legume trova le condizioni ideali. I metodi culturali, insieme al microclima e alle caratteristiche chimico-fisiche del terreno della piana di Carpino, argillosi e calcarei, ne conferiscono caratteristiche di assoluta inconfondibilità. Questa, infatti, presenta una buccia sottile, molto friabile, con polpa dal gusto ed aroma intenso, con un elevato contenuto di sali minerali, antiossidanti, in particolare dopamina, sostanza che svolge un ruolo importantissimo sul sistema nervoso.
La fava autoctona di Carpino è considerata una vera eccellenza gastronomica del Parco del Gargano. L'Azienda Agricola Cannarozzi, situata nella parte settentrionale e non costiera del Promontorio del Gargano, nel comune di Carpino a 147 metri sul livello del mare, produce le fave autoctone di Carpino, coltivate e raccolte come un tempo. In questo territorio, la coltivazione di questo legume trova le condizioni ideali. I metodi culturali, insieme al microclima e alle caratteristiche chimico-fisiche del terreno della piana di Carpino, argillosi e calcarei, ne conferiscono caratteristiche di assoluta inconfondibilità. Questa, infatti, presenta una buccia sottile, molto friabile, con polpa dal gusto ed aroma intenso, con un elevato contenuto di sali minerali, antiossidanti, in particolare dopamina, sostanza che svolge un ruolo importantissimo sul sistema nervoso.