Acquerello è più buono, perché l’unico lavorato con l’elica, un delicato procedimento che conserva intatto ogni chicco. È più ricco, perché viene invecchiato per almeno un anno in silos refrigerati, rendendo l’amido contenuto nei chicchi più stabile. È più sano, perché grazie ad un procedimento brevettato, la gemma viene riassorbita nel chicco mantenendo i più preziosi valori nutrizionali del riso integrale.
Acquerello è più buono, perché l’unico lavorato con l’elica, un delicato procedimento che conserva intatto ogni chicco. È più ricco, perché viene invecchiato per almeno un anno in silos refrigerati, rendendo l’amido contenuto nei chicchi più stabile. È più sano, perché grazie ad un procedimento brevettato, la gemma viene riassorbita nel chicco mantenendo i più preziosi valori nutrizionali del riso integrale.
Acquerello è più buono, perché l’unico lavorato con l’elica, un delicato procedimento che conserva intatto ogni chicco. È più ricco, perché viene invecchiato per almeno un anno in silos refrigerati, rendendo l’amido contenuto nei chicchi più stabile. È più sano, perché grazie ad un procedimento brevettato, la gemma viene riassorbita nel chicco mantenendo i più preziosi valori nutrizionali del riso integrale.
La squisita Cotognata Maglio è composta da mele cotogne, zucchero e buccia di limone. Si presenta piuttosto solida data la particolare concentrazione di pectine naturali nel frutto. Il metodo di lavorazione è molto accurato e la cottura avviene a bagnomaria a bassa temperatura, al fine di esaltare le qualità organolettiche e i principi attivi della frutta. La Cotognata si gusta sul pane e in abbinamento a formaggi freschi e stagionati e a buoni vini da dessert.
INGREDIENTI
Mele cotogne, zucchero, limone. Frutta utilizzata: 90gr per 100gr di prodotto. Zuccheri totali: 72gr per 100gr di prodotto.
Prodotto dolciario tipico della tradizione culinaria di Monte Sant’Angelo (Foggia) - Sito UNESCO del Gargano. L’ostie ripiene sono un ottimo croccante realizzato con pochi e gustosi ingredienti. Per l'ostia, solo farina 00 e acqua. Per il ripieno: Miele Millefiori, limone, mandorle pugliesi, zucchero e cannella. Si narra che questo dolce sia nato casualmente grazie alle monache del Monastero della Trinità di Santa Chiara. Le monache, mentre preparavano l’impasto per le ostie della Comunione, fecero cadere casualmente delle mandorle nell’impasto di miele caldo; per raccoglierle, utilizzarono proprio pezzi di ostie. Le mandorle si attaccarono immediatamente all’ostia, formando un unico composto. Da quel giorno, il dolce si diffuse nei vari monasteri del paese e nei pressi dei limitrofi. Rientrano a pieno titolo nei prodotti a marchio STG (Specialità tradizionale garantita). Una vera bontà!